Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CUGINO.
Apri Voce completa

pag.1050


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CUGINO.
Definiz: Sost. masc. Figliuolo del fratello o della sorella del padre o della madre.
Provenz. cosin, cousin, cusin; franc. antico cozin, moderno cousin. Voce che, secondo alcuni, deriva da consobrinus, mediante le forme contratte cusrin, cusdrin; secondo altri in vece da consanguineus; e nell'antico francese si trova consenc, contrazione di consanguin per cousin: ma vi è chi la deriva da congeneus; da cui potrebbe essersi formata, mediante le probabili forme congenus e congenius (consimili a primigenus e primigenius), caduta la n, e in conseguenza cangiatasi l'o in u. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 316: Si scontroe con Telamone Aiax, suo cugino, figliuolo d'Essiona ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 254: Essa.... con un suo cugino e con una sua cameriera, in abito di peregrini, ben forniti a denari e care gioie,... entrò in cammino.
Esempio: Pitt. B. Cron. 15: Gli levai da lato uno carnaiuolo, dov'elli avea più lettere aperte, le quali egli avea ricieute a Vinegia da' suoi cugini de' Manelli.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 514: Era cugino di vostro padre.
Esempio: Ar. Sat. 1, 172: Cugin, fai bene a tor moglier; ma ascolta, Pensaci prima.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 13, 14: L'eredità desio del mio cugino.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 13: Luigi mio cugin.... Me lo raccomandò.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 369: In tutto il lungo tempo del suo reggimento, non cenò mai con amici, se non alle nozze del cugino Euriptolemo, ove dimorò infino all'offerta agl'Iddii, e subito si levò da tavola.
Definiz: § I. Cugino carnale, Cugino germano, Fratel cugino, dicesi di Cugini nati da due fratelli. –
Esempio: Tav. Rit. 143: Avea in sua compagnia uno pro cavaliere, lo quale era appellato messer Erles, ed era suo fratello cugino.
Esempio: Liv. Dec. 1, 422: Elli addirizzaro la loro via sopra Caio Sempronio, cugino germano d'Atratino.
Esempio: Stor. Pistol. 100: Venne Iacopo nipote dell'Abate con sua brigata, ed affrontossi a M. Filippo, il quale era suo fratello cugino.
Esempio: Pitt. B. Cron. 15: Oltre al dolore ch'io ebbi in su quelle alpi, di parermi morto il mio fratello cugino nel mio grembo ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 187: M'è morto due figliuoli e due cugini carnali.
Esempio: Poliz. Pros. 93: Renato.... era cugin carnale di Guglielmo e di Francesco.
Definiz: § II. Nipote cugino, vale Il figliuolo del cugino. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 111: Iacopo della stessa famiglia, suo nipote cugino.
Definiz: § III. Cugino, è titolo d'onore che i monarchi danno a quei personaggi che sono, o che vengono per dignità considerati, loro consanguinei.